Итальянская и испанская литературная классика на отечественном экране и русская на итальянском и испанском экранах. Материалы международной научной конференции 8–9 декабря 2011 года - стр. 8
Nel 2001 ha luogo il terzo incontro «diretto» dei Taviani con lo scrittore russo: Padattamento dell’ultimo romanzo dello scrittore russo Voskresenie, per uno sce-neggiato televisivo, coprodotto da Italia, Francia e Germania e vincitore del primo premio al festival cinematografico di Mosca nel 2002. Racconto profondamente ideologico e sociale (la definizione e di Michail Bachtin[15]), Voskresenie e scritto da Tolstoj con intend di proselitismo, per indicare ai suoi contemporanei il modo di vivere in un mondo ingiusto e malvagio, come mostra lo studio delle diverse stesure compiuto dallo studioso francese George Nivat[16]. E’ dunque la passione ideologica a colpire i Taviani, assieme alia storia di Katjusa Maslova, sedotta e abbandonata (uno dei piu diffusi topoidel feuilleton, come gli stessi registi hanno dichiarato in un’intervista). Ma non e solo questo: c’e un altro protagonista della vicenda, Dmitrij Ivanovic Nechljudov, il nobile che ha sedotto la giovane Katjusa provocandone la rovina e che si pente, cercando invano di salvarla dalla deportazione in Siberia. Tale personaggio, in parte autobiografico, appare, nella sua struttura di fondo, come il tipico eroe concepito da Tolstoj dopo la crisi dell’Ottanta, teso a perseguire un fine che si rivela utopico. I Taviani, nel loro primo sceneggiato televisivo, privile-giano la storia d’amore tra Dmitrij (Giulio Scarpati) e Katjusa (Stefania Rocca), per certi versi a scapito della rappresentazione critica della realta che nel romanzo, come nota Bachtin,e «accompagnata о intercalata anche da dimostrazioni immediate della tesi, sotto forma di ragionamenti astratti о di predicazioni, oppure a volte da tentativi di rappresentare Tideale utopico»[17]. Aspetti – com’e noto – assai poco cinematografici.
Adriano Sofri (scrittore e ideologo, un tempo leader di Lotta Continua, movi-mento extraparlamentare nato alia fine degli anni Sessanta e implicato in alcuni atti di terrorismo) critica cosi la scelta dei registi: «II film sceglie di raccontare una storia d’amore. Poi, lungo dieci anni, il romanzo, senza niente togliere alia forza e alia verita dei personaggi (il principe Nechljudov, del resto, e Tolstoj stesso) diven-td una condanna strenua della giustizia dello Stato e delle sue репе, dei costumi dei nobili e dei ricchi, delTipocrisia della Chiesa (ortodossa) costruita, e un appello alia conversione evangelica. Solo che il film ne avesse potuta raccogliere un’eco, gli schermi sarebbero esplosi […] Usate il film per tomare al libro – al bianco e пего, alle sue pagine impensabili se non in bianco e nero.»[18]Una critica che forse e stata compresa dai Taviani proprio perche nasce dalla stessa passione ideologica che anima i registi e dallo stesso amore per Tolstoj (Voskresenie era il libro ispiratore del lavoro effettuato nelle carceri dai giovani di Lotta Continua a favore dei carce-rati). Cosi come il richiamo a un giansenistico bianco e пего (che non e solo quello delle pagine stampate, ma che riguarda, com’e noto, anche il cinema) sembra voler rimproverare ai Taviani l’accuratezza e il formalismo delle immagini e della rico-struzione ambientale di cui danno prova a partire da un film del 1996: Le affinita elettive tratto da Die Wahlverwandschaftendi Goethe (anche la scelta dell’opera dello scrittore tedesco rientra all’interno della coerenza che pervade tutta Topera dei Taviani: non a caso Thomas Mann nel 1923 accosto i due scrittori in un saggio dal titolo Goethe e Tolstoj e li considero suoi modelli per la tensione tra vita e arte che e alia base dei loro lavori).